La voglia di spartirsi poltrone, funzioni e risorse, manuale Cencelli alla mano, sarà sempre nel DNA di certi partiti. Prendete per esempio quello che è successo ieri all'assemblea Anci dell'Emilia-Romagna che si era riunita a Bologna per nominare il Coordinamento dei Consiglieri comunali dell'associazione.
Una riunione importante che, almeno in teoria, avrebbe dovuto interessare tutti i consiglieri comunali della regione ma della quale oggi nessuno sapeva niente. Come mai? Semplicemente perché era un appuntamento per pochi "eletti", anzi sarebbe meglio dire per "i soliti eletti".
Quelli che avevano già deciso chi nominare, quando, dove e come, facendo fuori tutti gli altri. Estromessi dalla riunione per un "deficit di comunicazione", così come recitava la giustificazione ufficiale arrivata ad assemblea iniziata.
Noi abbiamo subito denunciato la cosa (come si fa solo a pensare di convocare una riunione che dovrebbe ospitare più di 3000 persone in una sala che ne può contenere al massimo 30?) e quando abbiamo capito che l'unico obiettivo della riunione carbonara era quello di nominare i membri del Coordinamento facendo una becera spartizione di poltrone in base al peso elettorale, ci siamo messi di traverso.
Abbiamo presentato un ordine del giorno per chiedere che la riunione fosse invalidata e rimandata e, nonostante l'odg non sia stato messo ai voti, l'assemblea alla fine è stata rinviata, come era giusto che fosse.
Se pensano di poter continuare a gestire i luoghi di discussione e confronto democratico come si fa con un'assemblea di condominio si sbagliano di grosso.
Noi siamo qui per questo: riprenderci quello spazio che questi signori ci hanno lentamente rubato, giorno dopo giorno.
