giovedì 7 maggio 2015

Conversazione surreale sulla riforma della scuola

Nel giro di un mese arriveremo al termine dello scontro Governo-insegnanti italiani, noi speriamo che la partita si chiuda al meglio per l'Italia.
Qui di seguito riportiamo un dialogo surreale, trovato in rete, di un docente sostenitore della Lip (Legge d'iniziativa Popolare) con Renzi. 

1. “Ma come, scioperate contro un governo che assume?”
No, quelle assunzioni ci servono, eccome. E più delle 150.000 promesse, poi calate a 100.000. Ma non faccia televendite, dica come stanno le cose. 50.000 non saranno insegnanti in più, ma solo insegnanti che già oggi a scuola ci sono, sulle cattedre “scoperte”, insegnanti che ogni anno vengono assunti a settembre, licenziati a giugno e riassunti a settembre. E l’Unione europea le ha detto che così non si può fare e l’ha condannata ad assumerli.

Ne rimangono 50.000, per 40.000 scuole, in media 1,25 per scuola. Allora non faccia televendite
dicendoci che le scuole “avranno gli insegnanti di cui hanno bisogno, che con quelli finirà la supplentite, non si faranno più classi pollaio, si batterà la dispersione, si aumenterà il tempo pieno…” e tante altre magnifiche cose. Con 1,25 insegnante per scuola, per centinaia di ragazzi?
E comunque, ma senza dire bugie, li assuma,subito, con un decreto, senza il ricatto: “solo se insieme alla chiamata diretta”.


2. “Ogni Dirigente potrà scegliersi la sua squadra”
Lei sa benissimo come funziona ora il “reclutamento”, ha una moglie insegnante: si partecipa al concorso, poi il primo sceglie e così di seguito. Cosa c’è che non va in tutto questo che rispetta il “merito”, assicura “trasparenza” ed equilibrio tra le scuole (con i più bravi, i medi, i meno bravi equamente distribuiti)?. Mica ce lo ha spiegato, ci ha solo detto che il Dirigente deve poter essere libero di chiamare chi vuole con contratti triennali.

Ora, anche facendo finta di non essere in Italia (il docente segnalato dal politico, l’amico del figlio, la fidanzata del nipote…) quanto saranno “liberi” i Dirigenti delle zone “inquinate” da mafia, camorra e ‘ndrangheta? Quanti insegnanti meridionali saranno assunti nei territori più “padani”? Chi assumerà l’insegnante bravo “ma” gay, chi non vuole insegnare le crocette dell’Invalsi, chi la madre che ha la 104 per il figlio handicappato o la madre novantenne, chi deve andare spesso all’ospedale per la chemioterapia, chi la prof in gravidanza, chi…?
Lei sa che chi ci liberò dal fascismo e scrisse la Costituzione si preoccupò di scriverci “libertà di insegnamento”, e dunque di apprendimento, perché solo dal libero confronto delle opinioni ognuno può “costruirsi” la sua e diventare un cittadino libero. Se un insegnante sa che il suo futuro, il suo “merito”, il sostentamento della sua famiglia dipenderanno, dopo 36 mesi, dalla sua condiscendenza, da quello che avrà detto, quanto sarà libero di dirlo?
Altro che lo slogan del “fare squadra”: ci spieghi meglio perché si vuole sostituire un “reclutamento” democratico e costituzionale con il “rischio” di clientele, discrezionalità, autoritarismo, sottomissione, “pensiero unico”; con il controllo assoluto ed autoritario degli insegnanti?

3. “Il 5 per mille alla propria scuola”.


A parte il fatto che la scuola pubblica dovrebbe essere finanziata dallo Stato, a parte il fatto che così si spezzeranno le gambe a tutte le Ong – da “Amnesty”, all’AIRC, all’opera pia – perché ognuno alla “propria” scuola? Il 5 per mille delle famiglie dei Parioli è uguale al 5 per mille delle famiglie di Scampia? Già oggi ci sono grandi differenze tra scuola e scuola; invece di diminuirle perché vuole aumentarle a dismisura?

4. "Il tema della valutazione è particolarmente spinoso"
Nel ddl la valutazione dei docenti viene lasciata in mano al dirigente in collaborazione con una-due persone di sua fiducia. In ogni caso il dirigente non avrebbe particolari poteri in fatto di "punizioni", almeno non di più di quelle che già ha oggi. Verrebbe data però una voce ai genitori e studenti, la cosa è alquanto delicata dato che si rischia di concedere un potere nelle mani di genitori e studenti notevole, il rischio che il danno superi i vantaggi è molto forte. Io sono dell'idea che andrebbe fatta una forte selezione in fase di formazione iniziale dei docenti (nel momento in cui il professore si abilita all'insegnamento), ma la mia è un'opinione che difficilmente può avere riscontri positivi.

A voi la parola, Daniele. 

Trilogia Navile: quali sono i prezzi dell'edilizia convenzionata?

"In seguito all'assemblea pubblica di aprile era emerso che il prezzo pagato dagli acquirenti in edilizia convenzionata era più altro di quello stabilito dalla convenzione."

mercoledì 8 aprile 2015

SIT-IN DI PROTESTA E PROPOSTA TIBRE




"Carissimi,
dopo tanto tempo vi contatto perché si inizia a muovere qualcosa a Sissa Trecasali, punto di partenza della tiBRE; molti avranno letto sui giornali le sempre crescenti perplessità anche degli amministratori;è necessario che la società civile si faccia sentire; vi invito a partecipare all'iniziativa organizzata per SABATO 11 APRILE a SISSA TRECASALI contro l'autostrada e a favore del TIBRE ferroviario.
allego volantino.
Per i casalaschi il punto di ritrovo è al parcheggio della CONAD a Calsamaggiore alle ore 14.00.
Vi chiedo di diffondere il volantino e spero di incontrarvi sabato.
A presto."


venerdì 27 marzo 2015

No Ti Bre - Storia di un'inutile autostrada nella pianura parmense





Un video reportage per raccontare l’inutilità di una nuova colata di cemento e asfalto, pensata con il miraggio di collegare AutoCisa all’AutoBrennero, ma che in realtà unirà solo Ponte Taro a Trecasali: 12 chilometri di nuova autostrada che attraverseranno 2 Siti di Interesse Comunitario, più di 70 ettari di suolo consumato, al costo di 513 milioni di euro di cui 30 per nuove strade cosiddette “complementari”. I comuni interessati sono principalmente Trecasali ma anche Parma, Fontevivo, Fontanellato per brevissimi tratti ma “gratificati” con nuove strade complementari, e Sissa per la viabilità di cantiere.
*Specifichiamo che Antonio Bodini è docente di Valutazione d'Impatto Ambientale e Valutazione Ambientale Strategica presso l'Università degli Studi di Parma, e che l'intervento conclusivo è di Gianni Giuffredi.



E' uscito il ddl sulla scuola e va sempre peggio

E' incredibile come ultimamente, in fatto di riforma scolastica, il Governo pur ammettendo di fare errori nei testi che produce, riesce nella versione successiva a peggiorare ulteriormente le proposte. Ogni volta senza considerare minimamente quanto viene proposto nella LIP( proposta di legge di iniziativa popolare “Una Buona Scuola per la Repubblica” che nel 2006 aveva raccolto quasi 80.000 firme), che oggi può vantare di essere appoggiata e avere ottenuto la sottoscrizione di 35 parlamentari (18 al Senato e 17 alla Camera). Sino ad oggi, l'unico partito politico che non ha controfirmato la LIP, con neanche un esponente, è “Scelta Civica”.
Molti sono i punti critici della legge di Renzi:
  • In precedenza nel testo della “Buona Scuola” si ipotizzava di stabilizzare 148.100 precari con un finanziamento di 1 miliardo di euro, ora si parla 100.000 precari per 544 milioni di euro. Il rapporto matematico sembra di parecchio sballato.
  • La guerra tra precari, di cui una parte assunti entro il 1 settembre, gli altri sostanzialmente privati di ogni certezza.
  • La scomparsa totale di una voce, presente nella stesura della bozza del ddl, in cui ci si impegnava nel giro di 6 mesi a rivedere il contratto dei docenti.
  • La scomparsa totale di una voce, presente nella stesura della bozza del ddl, in cui ci si impegnava nel giro di 6 mesi a rivedere il contratto dei dirigenti, aggionramento necessario soprattutto ora che sembrano essere sovraccaricati di responsibilità.
  • La nascita di nuove forme di finanziamento con il 5 per mille alle scuole. Il finanziamento infatti non è previsto per il Ministero dell'Istruzione, bensì va a favore delle singole realtà scolastiche. In questo modo c'è un forte rischio di sbilanciamento in favore di scuole, che abbiano tra i loro iscritti, i studenti provenienti da famiglie benestanti penalizzando oltremisura le scuole frequentate da famiglie meno abbienti.
  • Altro punto particolarmente nebuloso riguarda la formazione obbligatoria e permanente dei docenti. Si parla di 50 ore l'anno, quello poco chiaro è a carico di chi dovrà essere la formazione (eventuali spostamenti in treno o benzina) e quando questa sarà programmata (in orario di lavoro o extra?). Nulla di tutto ciò è specificato, 50 ore l'anno possono anche andare bene, ma a condizioni dignitose!
  • Uno dei principali è lo strapotere che i dirigenti scolastici avrebbero nell'assunzione dei precari, scelti, non si sa con quali criteri, da un organico funzionale e licenziabili dopo 36 mesi.
  • Lo svuotamento decisionale dei Collegi Docenti e dei Consigli di Istituto, i quali darebbero solo un parere sulle decisioni che il preside manager prenderebbe con il suo staff.
Gli ultimi due punti esposti meritano un approfondimento a parte. Il dirigente già oggi è oberato di impegni legati alla burocrazia ordinaria, a continue circolari ministeriali, al fatto che spesso deve coprire la reggenza di altri Istituti senza dirigenti; tutto questo comporta che purtroppo gli rimane pochissimo tempo per occuparsi della didattica che si svolge all'interno delle classi. Se si va ad aumentare ulteriormente il loro carico di lavoro, poi inevitabilmente qualche aspetto sarà trascurato. Un altro aspetto allarmante di questa prospettiva riguarda la chiamata diretta dei docenti, il dirigente potrebbe crearsi la sua lobby, oppure trovarsi in competizione con altri dirigenti per avere un insegnante... L'altro lato negativo della cosa è dato dal fatto che gli organi collegiali sarebbero svuotati di ogni potere decisionale, ma solo consultivo.
Facendo una veloce riflessione, noi di Liberi Cittadini abbiamo valutato, a grandi linee, che per riuscire ad assicurare l'immissione in ruolo dei precari entro il primo settembre è necessario che l'iter legislativo sia chiuso entro il 28 maggio. Da ciò nasce la necessità di spingere affinché il decreto venga diviso in due parti. Sarebbe opportuno procedere all'assunzione dei precari con la massima urgenza, provvedimento tra l'altro imposto dall'Europa; mentre l'altra parte della legge, quella sul funzionamento e la finalità della scuola pubblica, deve essere discussa in Parlamento insieme alla LIP, la proposta di legge di iniziativa popolare.
Ne approfittiamo per segnalarvi anche un documento che siamo riusciti a reperire e che prevede gli interventi strutturali da attuare nel prossimo anno negli edifici scolastici della regione Emilia Romagna.
Liberi Cittadini Emilia Romagna






venerdì 6 marzo 2015

La Colata è tramontata




alle ore 21.00                                                

Piazza Bracci, 1, 40068 San Lazzaro di Savena

La partecipazione popolare, nella tutela del BENE COMUNE in contrasto ad interessi forti e apparentemente insormontabili.
Esperienze a confronto, vi aspettiamo
Ne parliamo con:
Massimo Bertuzzi San Lazzaro e la colata
Federica Salsi Bologna e le aziende inquinanti
Maurizio Mazzanti Budrio e le centrali a biomasse
Gianni Galli la Provincia e il Passante nord
Gianni Marchesini i comitati e il ruolo della stampa

È stata invitata la Consigliera metropolitana con delega all'urbanistica Isabella Conti, che ha confermato la propria presenza.


lunedì 2 marzo 2015

Liberi Cittadini sta con la LIP


Il governo Renzi continua a prendere in giro gli Italiani sotto tanti punti di vista, ma in particolare, sulla riforma scolastica, siamo alla pantomima.
Partiamo dall'inizio. A fine 2014 è stato presentato “La Buona Scuola”, un documento di 136 pagine, dove si affrontano tanti temi (non tutti dato che problemi legati alle docenze sul sostegno e disabilità, all'ora di religione, agli ATA non vengono considerati), senza però approfondire in misura sufficiente la maggioranza di questi.
Di facciata da subito apre e chiede il dialogo con insegnanti e cittadini, dando l'opportunità di commentare il documento proposto sia online che in diversi appuntamenti di confronto diretto nel territorio. Peccato che poi non accetti le critiche che arrivano in misura reale e costruttiva. Infatti inizialmente canta vittoria per quanto propone, viene dichiarata come la riforma epocale e richiesta a gran voce da tutti con oltre 150.000 assunzioni già a settembre (senza considerare il fatto che le assunzioni vengono chieste dalla Comunità Europea per diritti negati ai lavoratori negli precedenti, http://www.professionistiscuola.it/attachments/article/1394/comunicato%20stampa%20sentenza%20140161it.pdf). Ma quando piovono quasi 200 mozioni da scuole di tutta Italia che criticano la Buona Scuola e propongono la LIP (http://lipscuola.it/blog/) come una valida alternativa con cui confrontarsi (una legge d'iniziativa popolare appoggiata oggi da 33 parlamentari denominata “Una buona scuola per la Repubblica depositata in Parlamento nel 2006 e riproposta nell'estate del 2014) e riceve molte critiche online non da peso alle voci contrarie, respingendo al mittente le critiche.
A gennaio, quando scade il termine previsto per presentare critiche e proposte sulla Buona Scuola, ammette, suo malgrado, l'insuccesso di quanto proposto nel suo documento e dichiara di voler rivedere i contenuti con l'aiuto di 1.000 docenti esperti (non si sa bene in base a quale criterio siano stati scelti questi esperti, fa riflettere che non sia stato contattato nessuno di coloro che ha contribuito a scrivere la LIP) per poi uscire con una nuova proposta nel mese di febbraio.
Il 22 febbraio Renzi e i suoi hanno tenuto una conferenza in cui, di fatto, non hanno regalato nessuna novità sulla nuova versione di riforma scolastica, a parte il fatto che viene esplicitata la linea autoritaria con cui si vorrà portare avanti la riforma scolastica. Da una parte ci sarà la legge delega che prevede un confronto in Parlamento con l'opposizione e le voci contrarie, dall'altra ci sarà il decreto legge che, per definizione, ha un percorso abbreviato a cui è precluso il confronto! Casualmente proprio nel decreto legge saranno inserito le questioni più importanti legate all'assunzione dei precari, all'organico aggiuntivo, alle nuove norme sulla carriera, alla valutazione, all'educazione degli adulti, all'alternanza scuola-lavoro, al curriculum personalizzato. A seguito della messa in scena è poi successo un fatto alquanto spiacevole, per non dir di peggio.. un paio di docenti che stavano protestando sono stati “accompagnati” in questura! Per poi essere rilasciati, nei giorni a seguire.
http://webmail.libero.it/cp/default.jsp?rndPrx=0.473800091972005
Passato il 22 febbraio si pensava che i contenuti sarebbero stati ufficializzati il giorno 27 febbraio, ma pare che il tutto sarà rimandato di un'altra settimana. Si ha tanto l'impressione che si voglia ritardare il più possibile il momento in cui verranno ufficializzati contenuti della riforma per non dare modo di protestare, dato che è chiaro che tutto quello che verrà proposto sarà totalmente fuori da ogni contesto e senza senso. http://www.tecnicadellascuola.it/item/9661-riformabuonascuola,-troppi-nodi-ancora-da-sciogliere.html
Per confermare quanto andiamo affermando, è sufficiente ascoltare la puntata del programma “Presa diretta” che affronta l'argomento riforma scolastica senza paraocchi e mette in primo piano nella campagna dell'informazione la LIP, come alternativa alla Buona Scuola renziana. Chi è desideroso di riascoltare la trasmissione lo può fare dal link che segue.
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-b2f6d908-a308-4af1-a2f5-78c6812d86f7.html
Tra le altre cose si va affermando che hanno intenzione di ristrutturare in misura importante le scuole italiane, ma intanto gli edifici scolastici italiani continuano a crollare
http://www.libreriamo.it/a/10906/allarme-sicurezza-scuola-crolla-intonaco-di-un-edificio-scolastico-a-pescara-feriti-tre-ragazzi.aspx
Il 12 marzo avrà luogo una manifestazione nazionale degli studenti, siamo al loro fianco e li appoggiamo per quanto chiedono e per come lo chiedono. http://www.retescuole.net/rassegna-stampa/studenti-contro-renzi-e-il-governo-tornano-i-cortei-e-le-occupazioni
Il comitato nazionale promotore della LIP promuove un'iniziativa che vede la spedizione di una lettera al Presidente della Repubblica in cui lo si invita a contrastare il decreto legge sulla scuola che a breve proporrà il governo. Hanno già aderito molte firme illustri e personaggi della scuola, come diversi presidenti dei Consigli d'Istituto. Qui di seguito il link, nel caso tu sia interessato a firmare. http://lipscuola.it/blog/lettera-presidente-repubblica/

Daniele Angelini per LIBERI CITTADINI

mercoledì 11 febbraio 2015

Passante Nord, Maurizio Mazzanti: "E' la guerra del Pd contro il Pd. Giovedì un incontro ad hoc"

da BolognaToday

Mazzanti: "Una pietra tombale sul progetto e avviare un percorso alternativo serio per risolvere i problemi della mobilità bolognese e regionale, con minori costi e minori impatti ambientali"

Il Passante Nord: si deve o non si deve fare? Il progetto dell'opera, finito anche nel mirino della Procura e della Corte dei conti dell'Emilia-Romagna e al centro di dubbi e perplessità di 10 sindaci del bolognese (che chiedono maggiori verifiche e un'opera di minor impatto) viene commentato anche da Maurizio Mazzanti, Lista civica “NOI per Budrio” e coordinatore regionale Liberi Cittadini: "Un tema, quello del Passante Nord, richiamato più volte in campagna elettorale da Stefano Bonaccini anche di fronte alla nostra esplicita contrarietà a un'opera palesemente sbagliata".

E ORA ARRIVANO I DUBBI DEI 10 SINDACI. "Ora, a due mesi di distanza dalle elezioni - continua Mazzanti - i dieci Sindaci dei territori coinvolti dal passaggio dell'opera viaria dichiarano “senza mezzi termini che il passante nord non troverà il loro assenso se non saranno dimostrati: 1) La condivisione definitiva del tracciato; 2) la sua vera utilità per ridurre la congestione di traffico per l'intera rete metropolitana; 3) la realizzazione di tutte le opere di mitigazione; 4) il sostegno al trasporto pubblico ferroviario".

LA RICHIESTA DEI DIECI SINDACI. Come riassume Maurizio Mazzanti, per raggiungere questi obiettivi i sindaci chiedono che venga realizzato uno studio attualizzato da parte della Città Metropolitana e della Regione, prima che si avvii la progettazione preliminare, da cui dovrà prendere le basi di lavoro. E alla fine concludono dicendo che “Il Passante nord lo faremo se e solo se sarà dimostrato che serve e che avrà un valore strategico”.

"Il Sindaco di Budrio Giulio Pierini, che è sempre stato favorevole al Passante Nord, nel suo blog invece oggi scrive che “Prima ancora di incominciare un percorso con Autostrade per l'Italia sullo studio preliminare dell'opera, bisogna capire se l'opera è ancora utile oppure non lo è più. Siamo al paradosso di un'importante opera che dopo dieci anni non ha ancora un tracciato definitivo e la dimostrazione di una vera utilità, che dovrebbero essere le condizioni minime per inserirlo all'interno di un programma politico e amministrativo degno di questo nome".

"E, ciliegina sulla torta - prosegue il coordinatore di Liberi Cittadini - la mozione votata all'unanimità a fine Gennaio dal Consiglio comunale di Castenaso, Comune attraversato dal Passante, che dichiara senza giri di parole la propria contrarietà alla realizzazione del cosiddetto passante nord. Noi da anni, prima come lista civica comunale poi come lista civica regionale ci siamo sempre dichiarati contrari per gli stessi motivi che hanno mosso oggi i Sindaci. Rimane allora da chiedersi se questo modo di procedere da parte del Pd è serio o piuttosto il segnale di un partito allo sbando, dove i livelli locali si ribellano, giustamente, alle volontà regionali.E' allora arrivato il momento di mettere una pietra tombale sul progetto del Passante Nord e avviare un percorso alternativo serio per risolvere i problemi della mobilità bolognese e regionale, con minori costi e minori impatti ambientali".



GIOVEDI' UN INCONTRO SULLA SITUAZIONE BOLOGNESE. Il 5 febbraio i consiglieri di Bologna Federica Salsi e Manes Bernardini organizzano un convegno dal titolo “Quale futuro per il traffico di Bologna”. I relatori: Roberto Kerkoc - Vice Presidente vicario Unindustria; Gianni Galli - Presidente Comitato Passante Nord; Severino Ghini - Comitato Passante Nord; Luigi Melegari - Presidente ANCE; Irene Priolo - Sindaco di Calderara e Assessore Area Metropolitana con delega alle Infrastrutture Mobilità e Viabilità; Stefano Sermenghi - Sindaco di Castenaso.“