Un video reportage per raccontare l’inutilità di una nuova colata di cemento e asfalto, pensata con il miraggio di collegare AutoCisa all’AutoBrennero, ma che in realtà unirà solo Ponte Taro a Trecasali: 12 chilometri di nuova autostrada che attraverseranno 2 Siti di Interesse Comunitario, più di 70 ettari di suolo consumato, al costo di 513 milioni di euro di cui 30 per nuove strade cosiddette “complementari”. I comuni interessati sono principalmente Trecasali ma anche Parma, Fontevivo, Fontanellato per brevissimi tratti ma “gratificati” con nuove strade complementari, e Sissa per la viabilità di cantiere.
*Specifichiamo che Antonio Bodini è docente di Valutazione d'Impatto Ambientale e Valutazione Ambientale Strategica presso l'Università degli Studi di Parma, e che l'intervento conclusivo è di Gianni Giuffredi.venerdì 27 marzo 2015
E' uscito il ddl sulla scuola e va sempre peggio
E' incredibile come ultimamente, in fatto di riforma scolastica, il Governo pur ammettendo di fare errori nei testi che produce, riesce nella versione successiva a peggiorare ulteriormente le proposte. Ogni volta senza considerare minimamente quanto viene proposto nella LIP( proposta di legge di iniziativa popolare “Una Buona Scuola per la Repubblica” che nel 2006 aveva raccolto quasi 80.000 firme), che oggi può vantare di essere appoggiata e avere ottenuto la sottoscrizione di 35 parlamentari (18 al Senato e 17 alla Camera). Sino ad oggi, l'unico partito politico che non ha controfirmato la LIP, con neanche un esponente, è “Scelta Civica”.
Molti sono i punti critici della legge di Renzi:
- In precedenza nel testo della “Buona Scuola” si ipotizzava di stabilizzare 148.100 precari con un finanziamento di 1 miliardo di euro, ora si parla 100.000 precari per 544 milioni di euro. Il rapporto matematico sembra di parecchio sballato.
- La guerra tra precari, di cui una parte assunti entro il 1 settembre, gli altri sostanzialmente privati di ogni certezza.
- La scomparsa totale di una voce, presente nella stesura della bozza del ddl, in cui ci si impegnava nel giro di 6 mesi a rivedere il contratto dei docenti.
- La scomparsa totale di una voce, presente nella stesura della bozza del ddl, in cui ci si impegnava nel giro di 6 mesi a rivedere il contratto dei dirigenti, aggionramento necessario soprattutto ora che sembrano essere sovraccaricati di responsibilità.
- La nascita di nuove forme di finanziamento con il 5 per mille alle scuole. Il finanziamento infatti non è previsto per il Ministero dell'Istruzione, bensì va a favore delle singole realtà scolastiche. In questo modo c'è un forte rischio di sbilanciamento in favore di scuole, che abbiano tra i loro iscritti, i studenti provenienti da famiglie benestanti penalizzando oltremisura le scuole frequentate da famiglie meno abbienti.
- Altro punto particolarmente nebuloso riguarda la formazione obbligatoria e permanente dei docenti. Si parla di 50 ore l'anno, quello poco chiaro è a carico di chi dovrà essere la formazione (eventuali spostamenti in treno o benzina) e quando questa sarà programmata (in orario di lavoro o extra?). Nulla di tutto ciò è specificato, 50 ore l'anno possono anche andare bene, ma a condizioni dignitose!
- Uno dei principali è lo strapotere che i dirigenti scolastici avrebbero nell'assunzione dei precari, scelti, non si sa con quali criteri, da un organico funzionale e licenziabili dopo 36 mesi.
- Lo svuotamento decisionale dei Collegi Docenti e dei Consigli di Istituto, i quali darebbero solo un parere sulle decisioni che il preside manager prenderebbe con il suo staff.
Gli ultimi due punti esposti meritano un approfondimento a parte. Il dirigente già oggi è oberato di impegni legati alla burocrazia ordinaria, a continue circolari ministeriali, al fatto che spesso deve coprire la reggenza di altri Istituti senza dirigenti; tutto questo comporta che purtroppo gli rimane pochissimo tempo per occuparsi della didattica che si svolge all'interno delle classi. Se si va ad aumentare ulteriormente il loro carico di lavoro, poi inevitabilmente qualche aspetto sarà trascurato. Un altro aspetto allarmante di questa prospettiva riguarda la chiamata diretta dei docenti, il dirigente potrebbe crearsi la sua lobby, oppure trovarsi in competizione con altri dirigenti per avere un insegnante... L'altro lato negativo della cosa è dato dal fatto che gli organi collegiali sarebbero svuotati di ogni potere decisionale, ma solo consultivo.
Facendo una veloce riflessione, noi di Liberi Cittadini abbiamo valutato, a grandi linee, che per riuscire ad assicurare l'immissione in ruolo dei precari entro il primo settembre è necessario che l'iter legislativo sia chiuso entro il 28 maggio. Da ciò nasce la necessità di spingere affinché il decreto venga diviso in due parti. Sarebbe opportuno procedere all'assunzione dei precari con la massima urgenza, provvedimento tra l'altro imposto dall'Europa; mentre l'altra parte della legge, quella sul funzionamento e la finalità della scuola pubblica, deve essere discussa in Parlamento insieme alla LIP, la proposta di legge di iniziativa popolare.
Ne approfittiamo per segnalarvi anche un documento che siamo riusciti a reperire e che prevede gli interventi strutturali da attuare nel prossimo anno negli edifici scolastici della regione Emilia Romagna.
Liberi Cittadini Emilia Romagnavenerdì 6 marzo 2015
La Colata è tramontata
alle ore 21.00
Piazza Bracci, 1, 40068 San Lazzaro di Savena
La partecipazione popolare, nella tutela del BENE COMUNE in contrasto ad interessi forti e apparentemente insormontabili.
Esperienze a confronto, vi aspettiamo
Ne parliamo con:
Massimo Bertuzzi San Lazzaro e la colata
Federica Salsi Bologna e le aziende inquinanti
Maurizio Mazzanti Budrio e le centrali a biomasse
Gianni Galli la Provincia e il Passante nord
Gianni Marchesini i comitati e il ruolo della stampa
È stata invitata la Consigliera metropolitana con delega all'urbanistica Isabella Conti, che ha confermato la propria presenza.
lunedì 2 marzo 2015
Liberi Cittadini sta con la LIP
Il governo Renzi continua a prendere in giro gli Italiani sotto tanti punti di vista, ma in particolare, sulla riforma scolastica, siamo alla pantomima.
Partiamo dall'inizio. A fine 2014 è stato presentato “La Buona Scuola”, un documento di 136 pagine, dove si affrontano tanti temi (non tutti dato che problemi legati alle docenze sul sostegno e disabilità, all'ora di religione, agli ATA non vengono considerati), senza però approfondire in misura sufficiente la maggioranza di questi.
Di facciata da subito apre e chiede il dialogo con insegnanti e cittadini, dando l'opportunità di commentare il documento proposto sia online che in diversi appuntamenti di confronto diretto nel territorio. Peccato che poi non accetti le critiche che arrivano in misura reale e costruttiva. Infatti inizialmente canta vittoria per quanto propone, viene dichiarata come la riforma epocale e richiesta a gran voce da tutti con oltre 150.000 assunzioni già a settembre (senza considerare il fatto che le assunzioni vengono chieste dalla Comunità Europea per diritti negati ai lavoratori negli precedenti, http://www.professionistiscuola.it/attachments/article/1394/comunicato%20stampa%20sentenza%20140161it.pdf). Ma quando piovono quasi 200 mozioni da scuole di tutta Italia che criticano la Buona Scuola e propongono la LIP (http://lipscuola.it/blog/) come una valida alternativa con cui confrontarsi (una legge d'iniziativa popolare appoggiata oggi da 33 parlamentari denominata “Una buona scuola per la Repubblica depositata in Parlamento nel 2006 e riproposta nell'estate del 2014) e riceve molte critiche online non da peso alle voci contrarie, respingendo al mittente le critiche.
A gennaio, quando scade il termine previsto per presentare critiche e proposte sulla Buona Scuola, ammette, suo malgrado, l'insuccesso di quanto proposto nel suo documento e dichiara di voler rivedere i contenuti con l'aiuto di 1.000 docenti esperti (non si sa bene in base a quale criterio siano stati scelti questi esperti, fa riflettere che non sia stato contattato nessuno di coloro che ha contribuito a scrivere la LIP) per poi uscire con una nuova proposta nel mese di febbraio.
Il 22 febbraio Renzi e i suoi hanno tenuto una conferenza in cui, di fatto, non hanno regalato nessuna novità sulla nuova versione di riforma scolastica, a parte il fatto che viene esplicitata la linea autoritaria con cui si vorrà portare avanti la riforma scolastica. Da una parte ci sarà la legge delega che prevede un confronto in Parlamento con l'opposizione e le voci contrarie, dall'altra ci sarà il decreto legge che, per definizione, ha un percorso abbreviato a cui è precluso il confronto! Casualmente proprio nel decreto legge saranno inserito le questioni più importanti legate all'assunzione dei precari, all'organico aggiuntivo, alle nuove norme sulla carriera, alla valutazione, all'educazione degli adulti, all'alternanza scuola-lavoro, al curriculum personalizzato. A seguito della messa in scena è poi successo un fatto alquanto spiacevole, per non dir di peggio.. un paio di docenti che stavano protestando sono stati “accompagnati” in questura! Per poi essere rilasciati, nei giorni a seguire.
http://webmail.libero.it/cp/default.jsp?rndPrx=0.473800091972005
Passato il 22 febbraio si pensava che i contenuti sarebbero stati ufficializzati il giorno 27 febbraio, ma pare che il tutto sarà rimandato di un'altra settimana. Si ha tanto l'impressione che si voglia ritardare il più possibile il momento in cui verranno ufficializzati contenuti della riforma per non dare modo di protestare, dato che è chiaro che tutto quello che verrà proposto sarà totalmente fuori da ogni contesto e senza senso. http://www.tecnicadellascuola.it/item/9661-riformabuonascuola,-troppi-nodi-ancora-da-sciogliere.html
Per confermare quanto andiamo affermando, è sufficiente ascoltare la puntata del programma “Presa diretta” che affronta l'argomento riforma scolastica senza paraocchi e mette in primo piano nella campagna dell'informazione la LIP, come alternativa alla Buona Scuola renziana. Chi è desideroso di riascoltare la trasmissione lo può fare dal link che segue.
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-b2f6d908-a308-4af1-a2f5-78c6812d86f7.html
Tra le altre cose si va affermando che hanno intenzione di ristrutturare in misura importante le scuole italiane, ma intanto gli edifici scolastici italiani continuano a crollare
http://www.libreriamo.it/a/10906/allarme-sicurezza-scuola-crolla-intonaco-di-un-edificio-scolastico-a-pescara-feriti-tre-ragazzi.aspx
Il 12 marzo avrà luogo una manifestazione nazionale degli studenti, siamo al loro fianco e li appoggiamo per quanto chiedono e per come lo chiedono. http://www.retescuole.net/rassegna-stampa/studenti-contro-renzi-e-il-governo-tornano-i-cortei-e-le-occupazioni
Il comitato nazionale promotore della LIP promuove un'iniziativa che vede la spedizione di una lettera al Presidente della Repubblica in cui lo si invita a contrastare il decreto legge sulla scuola che a breve proporrà il governo. Hanno già aderito molte firme illustri e personaggi della scuola, come diversi presidenti dei Consigli d'Istituto. Qui di seguito il link, nel caso tu sia interessato a firmare. http://lipscuola.it/blog/lettera-presidente-repubblica/
Daniele Angelini per LIBERI CITTADINI
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